Prossimi all’abitare. Casa, migrazioni e attori locali nel Bresciano

Venerdì 10 marzo presso il Salone Savoldi del Comune di Brescia, è stato presentato l’evento “Prossimi all’abitare. Casa, migrazioni e attori locali nel Bresciano e in particolare sono stati illustrati i risultati di due progetti conclusi, che hanno visto protagonista il Comune: “Epic project” e “Me.Ka – Brescia la mia nuova casa”. 

Il primo progetto di carattere europeo, è stato finanziato dall’ “Asylum migration and integration fund” (il fondo per asilo, migrazione e integrazione) della Commissione europea ed è stato avviato nel 2020 tra diversi Comuni e Ong europee, allo scopo di ottimizzare la condivisione di conoscenze, competenze e buone pratiche, nell’ambito delle strategie di integrazione di migranti nelle rispettive città. Oltre al Comune di Brescia per l’Italia, tra i partner europei hanno collaborato il Comune di Oberhausen per la Germania, il Comune di Giannina per la Grecia, il Comune di Sisak per la Croazia e l’area metropolitana Gdansk-Gdynia-Sopot per la Polonia. 

 

Il secondo progetto, invece, è nato come strumento di mediazione, ascolto, orientamento e sostegno a nuclei famigliari nel Comune di Brescia, per dare una risposta alle difficoltà di alloggio e per aiutare coloro che sono in cerca di una soluzione abitativa. Il progetto è stato reso possibile grazie alla partnership tra Loggia ed alcuni enti del Terzo Settore, tra cui: la cooperativa sociale onlus “La Rete”, come ente capofila; l’associazione “ADL a Zavidovici impresa sociale”; la cooperativa sociale “Il Mosaico”; Immobiliare sociale bresciana; la cooperativa sociale “Scalabrini Bonomelli” e “K-Pax cooperativa sociale”.
 

L’incontro ha affrontato la tematica del bisogno abitativo nella sua dimensione sociale. “Il progetto Me.ka è stato avviato nel settembre 2021 – ha spiegato Andrea Bresciani, cooperativa La Rete – e scopo del nostro operato era sia ascoltare le varie domande di locazione, che indagare sull’offerta abitativa disponibile. Abbiamo rilevato un’elevata richiesta abitativa da parte di nuclei familiari, tanto che il numero delle domande sovrastava il numero delle offerte. 
Abbiamo avviato due attività fondamentali, in primis, abbiamo aperto alcuni centri di ascolto in varie zone della città, per monitorare più da vicino la situazione, successivamente, abbiamo contattato le agenzie immobiliari per rintracciare le effettive offerte disponibili e soprattutto favorire l’incontro tra proprietario della casa e possibile
acquirente. A fronte dei 355 colloqui effettuati, 266 schede di profilazione raccolte (la maggior parte degli utenti interessati erano extracomunitari) e circa 150 agenzie immobiliari contattate, il mercato risulta essere piuttosto bloccato. Il nostro lavoro, perciò, non termina qui, ma proseguirà con maggiore consapevolezza”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *