A vent’anni dalla nascita dell’Associazione Adl a Zavidovici Onlus Impresa Sociale promuove una serie di iniziative di riflessione e approfondimento, assieme al Comune di Brescia e alla cittadinanza. Brescia infatti è stata una delle città italiane più attive nelle manifestazioni di solidarietà concreta con la ex Jugoslavia durante gli anni delle guerre nei Balcani. Una solidarietà che è purtroppo costata la vita a Sergio Lana, Fabio Moreni e Guido Puletti durante la realizzazione di un progetto di aiuto nel 1993: l’eccidio del 29 maggio ha segnato la nostra città e le vicende processuali oggi in corso tengono ancora elevata l’attenzione di tutta la cittadinanza. Nell’iter giudiziario che coinvolge Paraga come imputato e i due sopravvissuti all’eccidio come vittime/testimoni, in Dicembre sono in calendario dirimenti scadenze processuali. A questo si aggiunge il fatto che Adl a Zavidovici ha come direttore Agostino Zanotti, una delle due vittime sopravvissute, e che l’associazione celebra nel 2016 il suo ventennale di impegno nato proprio in aiuto alla Bosnia.

Mettendo assieme questi elementi, Adl a Zavidovici propone un ciclo di eventi inaugurato il 18 novembre al Polo del ‘900 a Torino con il convegno “Sarajevo-Aleppo. Guerre, profughi, cooperazione e territori dagli anni ’90 ad oggi”. Il clou delle iniziative per il ventennale è dal 5 al 7 Dicembre al Chisostro di San Giovanni a Brescia: lunedì 5 Dicembre ore 20.30 inaugurazione della mostra “Paesaggi bosniaci. Fratture e oltrepassamenti”, sguardi su paesaggi naturali, sociali, storici e culturali di Bosnia, risultato di una ricerca fotografica che ha visto lavorare insieme giovani e studenti di scuola superiore e di università, italiani e bosniaci, fotografi, ricercatori sociali. Una mostra che sorge dalla scommessa di poter leggere insieme i segni di un paesaggio e di avviare pratiche interpretative capaci di descrivere pieghe e complessità della realtà bosniaca. L’obiettivo è stato quello di superare la fissità dello scatto per cogliere gli elementi dinamici di continuità e frattura, di separazione e sovrapposizione, di accostamento e transizione inerenti ai confini temporali, storici, culturali, generazionali e di genere che solcano il territorio bosniaco. Lo sforzo è stato dunque quello di cogliere gli spazi attuali della condivisione e dell’esclusione, dell’incontro e del conflitto. Un’innovativa attività didattica e una pratica di cooperazione decentrata hanno posto le basi per questa ricerca fotografica che è destinata a divenire materiale di discussione tra giovani, studiosi, cittadini di Italia e di Bosnia. La mostra è già stata esposta a Torino, Alba, Oulx e Zavidovici.

La mostra è visitabile dal 5 all’11 Dicembre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 presso il chiostro di San Giovanni, contrada San Giovanni 8, a Brescia.

Sempre il 5 Dicembre dalle 20.30 presentazione del libro a cura di Roberta Biagiarelli: “Dal libro dell’esodo”, alla presenza degli autori. A metà agosto 2015 Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani decidono di recarsi sulla rotta balcanica dei migranti. Camminando per una settimana sul confine greco-macedone, nel tratto di binari che collegano Gevgelija (Macedonia) a Idomeni (Grecia) e realizzano un intenso reportage. Ottani e Biagiarelli, nell’intenzione di contrastare il sensazionalismo a tutti i costi dei mezzi di informazione, hanno voluto coinvolgere Cécile Kyenge, Paolo Rumiz, Michele Nardelli, Carlo Saletti e Ismail Fayad, donne e uomini di confine per ampliare la riflessione sulla tematica. I loro testi e le loro esperienze arricchiscono il progetto editoriale restituendogli una prospettiva più ampia. Le immagini e le parole di questo libro testimoniano la forza e la dignità umana di chi cammina. Gli “esiliati” sono consci di esercitare un diritto primordiale: attraversare i territori. Qualcosa di antico, di atavico, ma anche di assolutamente nuovo.

Mercoledì 7 Dicembre, con appuntamento sempre al Chiostro di San Giovanni alle 20.30, presentazione del reportage “Storie di ordinaria e straordinaria quotidianità balcanica”, di Arianna Lenzi, 24 anni e da sempre appassionata di storie da raccontare con il sogno di partire per un viaggio senza scadenza, nel 2018. Il reportage che verrà presentato in anteprima vuole dare voce a situazioni di quotidiana creatività e volontà di miglioramento di sé e del proprio contesto che l’autrice ha incrociato nel suo recentissimo viaggio in Bosnia.

Domenica 18 Dicembre (via Solferino 14 a Brescia) assemblea annuale dell’associazione: nella prima parte della mattinata, riservata ai soci, si svolgeranno i lavori relativi all’assemblea ordinaria, mentre dalle 11.00 incontro pubblico sul tema: “29 Maggio 1993–18 Dicembre 2016: ancora alla ricerca di giustizia”, con gli interventi dell’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra su “Il senso di costituirsi parte civile per il Comune di Brescia” e di Valter Saresini, già presidente del Coordinamento bresciano iniziative di solidarietà, su “L’impegno dell’associazionismo bresciano per la ricerca della giustizia”.