Lunedì scorso una delegazione di studenti provenienti da diversi paesi europei è stata accolta nella sala civica del Comune di Cellatica. Focus dell’incontro il funzionamento del progetto di accoglienza locale e le principali caratteristiche che distinguono il sistema ordinario SPRAR da quello straordinario CAS.
Dopo i saluti del Sindaco Paolo Cingia e la presentazione degli ultimi dati in materia di asilo ed immigrazione è seguito un dibattito attraverso il quale gli studenti hanno condiviso le proprie impressioni ed evidenziato le differenze relative ai sistemi di accoglienza in vigore nei rispettivi Paesi.

 
Organizzato dal gruppo informale Plant Your Future, il progetto in questione ha l’obiettivo di promuovere la multiculturalità e ridurre la discriminazione. “L’Italia è ormai un paese multiculturale da almeno una generazione, ma sono realmente pochissimi a rendersene conto” – Ha dichiarato la coordinatrice Liliya Merts – “Attualmente le attività del progetto sono svolte nella struttura di Youmore Morcelli Giovani di Chiari, dove sono coinvolti 25 partecipanti provenienti da Germania, Spagna, Norvegia, Polonia ed Italia. L’attuazione di questo progetto non sarebbe stato possibile senza il supporto morale dell’Eurodesk di Sarezzo”.
La visita al Comune di Cellatica si è inserita nelle attività previste dal progetto Youth Exchange KA1 “Hello, I’m MultiKulti” sovvenzionato dal programma Erasmus+ della Commissione Europea. Questi scambi permettono a gruppi di giovani provenienti da differenti Paesi di incontrarsi, vivere insieme e lavorare su progetti condivisi per brevi periodi. Durante la loro permanenza, partecipano ad attività come workshop, esercitazioni, discussioni e giochi di ruolo.
Le esperienze di apprendimento dei partecipanti sono riconosciute attraverso una certificazione, lo Youthpass. Generalmente gli youth exchange hanno una durata compresa tra 5 e 21 giorni e sono aperti a persone di età compresa tra i 13 e i 30 anni.
Il programma Erasmus+ copre tutte le spese sia per il viaggio che per l’alloggio, permettendo ai giovani europei di viaggiare gratuitamente per l’Europa.