Parte anche a Brescia la campagna «Io accolgo». Obiettivo: dare visibilità all’altra Italia solidale
Articolo del Giornale di Brescia a firma Wilda Nervi
Il punto di partenza della campagna è dare visibilità e voce all’altra Italia, quella che- come si legge nel manifesto nazionale – «non vuole viverein un mondo fondato sull’odio e sulla paura, ma sulla solidarietà, sull’uguaglianza e sulla libertà». «Io accolgo», lanciata a metà giugno a livello nazionale, trova adesioni significative anche a Brescia dove il prossimo 4 luglio sarà istituito ufficialmente il Comitato promotore da quell’associazionismo diffuso che opera da sempre su i temi dell’accoglienza e dell’inclusione.
Sono infatti 30 le organizzazioni sostenitrici e 15 quelle promotrici che hanno riunito soci, simpatizzanti e cittadini interessati alla Cascina Maggia per far conoscere loro spirito e modalità della campagna,spiegate da Maddalena Alberti, responsabile migrazione di Adl Zavidovici Onlus, con Antonio Trebeschi, sindaco di Collebeato e rappresentante del coordinamento provinciale dei progetti Sprar, e Franco Valenti, esperto di tematiche migratorie.
Il primo punto della campagna è un gesto ideale: quello di appendere al proprio balcone di casa o indossare una coperta termica e farsi un selfie per postarlo su i social. Il giallo oro che si vede nei soccorsi su i barconi diventa così il simbolo dell’adesione. Il secondo punto richiede invece azioni concrete di accoglienza, come semplici cittadini o come associazioni, promuovendo quelle che già sono in corso a favore dei richiedenti esclusi a fronte del decreto sicurezza.
Il primo obiettivo da colpire – è stato spiegato- è la legge 132 sulla sicurezza; quello da raggiungere è la salvaguardia dei progetti di inclusione. «Vogliamo rendere visibile un’altra Italia solidale, contrastare odio, paure della diversità che invece è ricchezza»,hanno ribadito i relatori che hanno inoltre insistito sulla necessità di prevedere «canali di ingresso regolari, in modo che le persone non siano più costrette ad affidarsi ai trafficanti e a rischiare la vita». «Se i profughi si dimezzano significa che ci sono più clandestini – ha osservato Trebeschi -.
Ai progetti Sprar il decreto sicurezza sta sferrando un duro colpo; l’esperienza virtuosa di Collebeato e di molti altri Comuni bresciani sarà vanificata e temo si stia passando da uno Stato di diritto a uno Stato di controllo». Si verifica anche l’abbandono dei richiedenti dei centri per l’incertezza di quanto avverrà: «Lo Sprar era la capacità dei Comuni di farsi protagonisti- ha ricordato Valenti -. Oggi assistiamo all’indifferenza e dobbiamo affermare la nostra volontà di costruire la maggiore unità possibile di fronte al rifiuto dell’altro».
Presentazione della campagna a cura di Maddalena Alberti (responsabile area migrazione Ass. ADL a Zavidovici Onlus Impresa Sociale), interventi di Antonio Trebeschi (sindaco del Comune di Collebeato e Coordinamento provinciale progetti SPRAR Brescia) e Franco Valenti.
Locandina in PDF qui
Il comitato promotore e aderenti: (elenco promotori e aderenti aperto ed in aggiornamento)
Coordinamento Provinciale Progetti SPRAR Brescia, EuropAsilo, Tavolo asilo del Forum Terzo Settore Brescia, Forum Terzo Settore, Campagna Accogli come vorresti essere accolto, CGIL, CISL,UIL, ACLI,ARCI.
Adesioni aperte
Scheda per aderire alla campagna come ente o come singolo cittadino.
Manifesto programmatico della campagna “Io Accolgo. Prima le Persone” comitato Brescia