
Nel pomeriggio di mercoledì 16 marzo in Sala Morstabilini, presso il Centro Paolo VI (Brescia) si è tenuto il Convegno conclusivo del progetto Start 2.0.
Attraverso tre sessioni tematiche sono stati approfonditi il modello di lavoro e gli esiti della presa in carico psico-socio-sanitaria dei Richiedenti asilo e dei Titolari di protezione internazionale, alla base del progetto cofinanziato dalla Comunità Europea e dal Ministero dell’Interno, attraverso il Fondo asilo, migrazione e integrazione (FAMI) 2014-2020.
Per far fronte al raggiungimento di questi obiettivi, i partner del progetto hanno dato vita a un’équipe multidisciplinare di professionisti formati in ambito transculturale, che potesse rispondere in modo integrato ai bisogni non solo sanitari ma anche di sostegno psicologico e sociale dei beneficiari. L’équipe così composta – medico infettivologo, medico psichiatra, medico neuropsichiatra infantile, infermieri, assistente sanitario, psicoterapeuti, educatori, mediatori linguistico culturali, operatori sociali – ha operato dal 2018 a marzo 2022 sul territorio di Brescia e provincia, attraverso un’unità mobile (per gli interventi dislocati principalmente nei centri di accoglienza) e un ambulatorio pubblico stanziale, presso l’Ambulatorio di medicina transculturale e malattie a trasmissione sessuale in Viale del Piave 40 a Brescia.
Fondamentale per l’efficacia delle azioni del progetto è stata negli anni la creazione e il mantenimento di collaborazioni con i servizi del territorio di Brescia e provincia che già si occupano di accoglienza, inclusione sociale e integrazione.
É possibile rivedere qui il convegno conclusivo del progetto.