
Per rompere il silenzio sulla “rotta balcanica” nell’autunno del 2019 a Brescia la nostra Associazione ha promosso assieme ad altri enti e gruppi la nascita della rete “RiVolti ai Balcani”.
Lo scorso 21 ottobre, a quattro anni esatti di distanza, la rete si è riunita nuovamente a Brescia per fare il punto sulle attività e su quanto accade nei diversi territori alle persone in transito sia in Italia, sia nei paesi lungo la rotta balcanica.
Divieto di circolazione, libertà di movimento
Ovvero della propaganda che si cela dietro l’imposizione della chiusura dei confini Schengen a seguito dell’atto di terrorismo rivendicato dall’ISIS avvenuto recentemente a Bruxelles.
A questo proposito è in programma un webinar a cura proprio della rete con voci e testimonianze dall’Italia, Slovenia, Croazia e Bosnia ed Erzegovina.
Qui sotto il link Youtube per seguire la diretta. Qui per seguirlo su Facebook.
Bosnia e Croazia
In Bosnia la situazione continua a cambiare: negli ultimi mesi gli arrivi nella zona di Bihać, e in particolare al campo di Lipa, sono tornati ad aumentare esponenzialmente. Dalla Croazia sono ricominciati respingimenti collettivi violenti.
Grazie a Border Violence Monitoring Network è possibile trovare qui le testimonianze delle persone respinte.
Il lavoro di denuncia sulle condizioni delle persone in movimento continua
CIAC Onlus ha denunciato nella zona di Parma la creazione di veri e propri campi, fatti da container, che la Prefettura ha installato per l'”accoglienza” dei richiedenti asilo.
Qui il comunicato dell’Associazione.
Campi di detenzione
Si è menzionato il lavoro del Global Detention Project, progetto che segnala i campi di detenzione in diverse parti del mondo.
Qui il link per consultarlo.
Como e Chiasso
Negli ultimi mesi si sono monitorati i confini italo-svizzero tra Como e Chiasso, italo-austriaco, dove continuano i respingimenti illegali.
Qui un articolo di Altreconomia
Sono emersi aggiornamenti anche per quanto riguarda la situazione ad Udine, Pordenone e Trieste, mentre il Collettivo Alto Vicentino ha redatto un report sulla situazione al confine tra Bulgaria e Turchia disponibile qui su Melting Pot.
Ricordiamo infine che lo scorso sabato 3 ottobre la Rete Rivolti ai Balcani era presente al convegno in Senato per raccontare cosa è accaduto in questi dieci anni dal naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa. Un quadro sconsolante, in cui le frontiere si sono moltiplicate, arrivare e transitare è sempre più difficile, la criminalizzazione delle persone migranti e delle ong all’apice di un sistema.