Mentre gli eventi a Kabul si evolvono in rapida successione, i media occidentali dedicano – chissà ancora per quanto – pagine sugli orrori che laggiù si compiono ai danni di chi ha collaborato nel passato con la coalizione internazionale.
Oltre al supporto quanto mai necessario in questo momento per ogni famiglia e persona afghana in fuga dal nuovo regime talebano, è fondamentale ricordare che i governi europei potrebbero affrontare la questione dei rifugiati con uno schema già collaudato: l’esternalizzazione della gestione dei rifugiati a paesi extraeuropei, perdipiù paesi con attitudini dubbie nei confronti dei diritti umani.
A chi è stuprato, torturato, venduto come schiavo in Libia, o a chi vede ogni proprio diritto violato per mezzo di pestaggi, violenze e condotte arbitrarie lungo la rotta balcanica non è attualmente dedicato un minimo di attenzione da parte della maggioranza dei mezzi di informazione.
Come ricordato da ASGI e dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, è necessario un ripensamento urgente delle attività di controllo delle frontiere nei confronti dei cittadini afghani e una riorganizzazione complessiva delle politiche di accoglienza anche a livello europeo, specie per quanto riguarda la cosiddetta rotta balcanica.
Per questo motivo la nostra Associazione – in collaborazione con Cooperativa K-Pax, il Coordinamento SAI Provincia di Brescia, il Comune di Brescia e il Coordinamento Provinciale bresciano degli Enti locali per la Pace e la Cooperazione e i progetti SAI Brescia, Cellatica, Passirano, Calvisano e Collebeato/Flero – organizza per lunedì 6 settembre alle ore 20h30 un momento di riflessione dedicato alle indicibili violazioni in corso non solo in Afghanistan, ma anche lungo la rotta balcanica e mediterranea.
L’evento sarà trasmesso in diretta sulla nostra pagina Facebook (@AdlZavidovici / link: https://www.facebook.com/AdlZavidovici)
Introduce l’incontro:
Maddalena Alberti
Direttrice ADL a Zavidovici e rappresentante Coordinamento SAI Provincia di Brescia
Intervengono:
Michele Brunelli
Titolare del corso di Storia ed Istituzioni dei paesi afro-asiatici e di Gestione dei conflitti e processi di democratizzazione all’Università degli Studi di Bergamo, dove dirige anche il Master di II Livello in Prevenzione e contrasto alla radicalizzazione, al terrorismo e per le politiche di integrazione e sicurezza internazionale (MaRTe).
Lia Manzella
Vice Presidente di RESQ People Saving People, associazione che sostiene e realizza – direttamente e indirettamente – progetti e attività sul salvataggio delle persone in difficoltà in mare.
Christian Elia
Codirettore di Q Code. Ha raccontato più di 40 paesi per più di 20 testate, per anni con PeaceReporter ed E il mensile. Si occupa di Mediterraneo, Medio Oriente e Balcani. E’ autore di libri, teatro, documentari e radio. Con i suoi lavori ha vinto il premio Baldoni, il premio Giornalisti del Mediterraneo, l’IMMaginario DOC Festival, menzione speciale giuria Siani Reportage Prize, il premio il Reportage.
Elona Aliko
Volontaria di Operazione Colomba (il corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII) e Rivolti ai Balcani (rete composta da oltre 36 realtà e singoli impegnati nella difesa dei diritti delle persone lungo la rotta balcanica e dei principi fondamentali sui quali si basano la Costituzione italiana e le norme europee e internazionali).
Camilla Bianchi
Presidente del Coordinamento provinciale degli enti locali per la pace e la cooperazione, organismo istituito a Brescia nel luglio 2021 per promuovere una cultura di pace, la realizzazione di azioni e campagne provinciali, la sensibilizzazione e mobilitazione della cittadinanza su temi quali l’equità e la giustizia sociale, la solidarietà, la cooperazione internazionale, i diritti umani.
Marco Fenaroli
Assessore con delega alle politiche per la Famiglia, la Persona e la Sanità e all’Associazionismo del Comune di Brescia.