




Di cosa si tratta?
Il progetto MITHA si inserisce a pieno titolo all’interno della più vasta progettualità portata avanti con EPIC (European Practice of Integration and Care), finanziata attraverso l’Asylum, Migration and Integration Fund dell’Unione Europea.
Gli obiettivi specifici che MITHA intende raggiungere sul territorio bresciano sono pertanto da considerare come parte di una più amplia campagna internazionale il cui focus precipuo è realizzare uno scambio di metodi, competenze e buone pratiche tra autorità locali, realtà e associazioni impegnate in tema di politiche per l’integrazione dei CPT (cittadini di paesi terzi).
Nell’ambito di questo progetto la nostra associazione partecipa come partner assieme a K-Pax Cooperativa Sociale e il Comune di Brescia.
Linee guida e obiettivi
Lo scambio di conoscenza e la prospettiva della peer-education fanno quindi da volano alle relazioni che si instaurano fra i vari partner europei coinvolti. Proprio il confronto e lo scambio di idee fanno sì che sia possibile concretizzare MITHA. Traguardo di questa campagna è quello di operare per decostruire biunivocamente i pregiudizi in tema di migrazione e migranti.
Nella fattispecie si intende attuare un’opera concreta di debunking che possa confutare tanto le “miscredenze” e le idee stereotipate che i cittadini bresciani hanno sui migranti tanto quelle che, a loro volta, i cittadini con un background migratorio hanno nei confronti della popolazione autoctona.
Ecco perché la conoscenza si fa metaforicamente chiave utile a ridurre le paure nei confronti dell’“altro” e aiuta a percepirlo non solo come problema ma come potenziale risorsa.
Altro scopo della campagna è quello di riavvicinare la comunità tutta dopo il difficile periodo pandemico che ha messo a dura prova la tenuta dei legami sociali territoriali.
Focus Bresciano
Per raggiungere questi obiettivi sono state progettate delle azioni specifiche nei quartieri di Borgo Trento e Don Bosco/Via Corsica:
- Una campagna di contronarrazione – per l’appunto – tramite la produzione di materiale cartaceo e digitale (flyer, poster, affissioni e campagne social) da diffondere in alcuni punti strategici della città.
La campagna rappresenta scene di condivisione e aiuto tra vicini di casa di diverse etnie. “Meglio vicini” significa considerare il vicino di casa come una risorsa. Il messaggio è bidirezionale, rivolto sia agli stranieri che agli italiani. - Una serie di interviste semi-strutturate e focus-groups da realizzare in due quartieri bresciani selezionati per alcune specificità che presentano in tema di immigrazione e convivenza multietnica (questa fase del progetto è attualmente in corso).
- Attività laboratoriali sui temi della ricerca casa e gestione della stessa, orientate alla promozione dell’incontro con l’altro e alla generazione di relazioni significative fra i partecipanti, in un’ottica di auto mutuo aiuto volto alla creazione di una comunità attiva, generatrice di idee e propositiva. L’obiettivo è approfondire, attraverso l’incontro, la conoscenza specifica di questo oggetto chiamato “Altro” per trasformarlo in soggetto conosciuto. Processo che comporta il dover affrontare alcuni ostacoli pragmatici che concorrono a renderlo “Altro da me” e richiede di elaborare strategie utili a superare le difficoltà e ridurre la paura attraverso la conoscenza del vicino a me.