Escapes si configura come luogo di ricerca e confronto per una rete multidisciplinare di rilevanza nazionale di studiosi che si occupano a vario titolo di fenomeni migratori, e più in particolare di coloro che vengono convenzionalmente ricompresi nella categoria delle migrazioni forzate (richiedenti asilo, rifugiati e altri titolari di protezione, sfollati interni, apolidi e altre persone costrette alla fuga e all’abbandono dei territori d’origine).
Prendendo atto che il confine tra migrazioni forzate e volontarie è spesso molto labile e determinato da dinamiche istituzionali e di potere, il laboratorio si propone di assumere la categoria delle migrazioni forzate in modo non rigido, ma anzi di problematizzarne significato e portata, considerando come parte del proprio campo di ricerca anche le forme di resistenza ai confini, le situazioni di guerra e/o crisi umanitaria che sono spesso all’origine di movimenti migratori, le vittime di tratta, ecc. A tutto ciò Escapes intende guardare non solo dalla prospettiva degli studi sulle migrazioni, ma anche da quella dei diritti, della cittadinanza e delle forme di appartenenza.