
Conferenza stampa di presentazione
Nella giornata di ieri martedì 5 luglio ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2022 del festival di Open Up.
Presente anche la nostra Associazione per ricordare l’evento di domenica 17 luglio 2022 che avverrà presso la Cascina Parco Gallo intitolato “Il viaggio della mia libertà”: una conferenza sui migrant* richiedenti asilo per motivi LGBT+ moderata da Paola Arcari (ufficio tutela della nostra Associazione e operatrice dello Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Brescia) e in cui interverranno:
- Mia Schiavone e Dario Ioseffi (Cidas Coop. Soc – Ferrara – Progetto SAI Bologna)
- Francesca Simonini – psicologa
- Testimonianze di attivist* Pink/Pink Refugees LGBTQIA+ di Verona.
Evento in collaborazione con ADL a Zavidovici e K-Pax Cooperativa Sociale
Qui il link per la programmazione del festival sul sito di Open Up
Dall’articolo di Wilda Nervi pubblicato in data odierna sul Giornale di Brescia
Nato dieci anni fa per diffondere la cultura della tolleranza, «Open up» torna e si rinnova. Il Festival della città aperta intende occuparsi di tutte le differenze, nel senso più ampio del termine, che possono diventare oggetto di discriminazione e di odio.
Il programma. Open Up propone un ricco calendario di iniziative, dal 13 al 17 luglio (programma dettagliato su www.openupfest.it e sulla pagina Facebook di openupbrescia), giornate dense di incontri, conferenze, spettacoli, proiezioni, eventi musicali scaturiti da un’ampia collaborazione di diverse realtà e associazioni (Alilò futuro anteriore; Amnesty International; Arcigay Orlando; CFS-Coordinamento Formazione Scuole; Donne di cuori; Famiglie Arcobaleno; Fabbrica Sociale-Teatro Idra) e il sostegno di Comune di Brescia e Fondazione Asm.
«In questi 10 anni abbiamo avuto un’evoluzione anche nel sottotitolo generale: da festival della città aperta alle differenze sessuali a festival della città aperta alle differenze – ha spiegato Laura Mentasti del Comitato Open Up -, dicitura che le comprende tutte, nella consapevolezza che ogni persona è portatrice di differenze e che, soprattutto, non esiste una normalità da prendere come modello di riferimento».
Il sottotitolo dell’ultima edizione, «La città sconfinata. ContaminAzioni di cura», è a detta degli organizzatori «un impegno e uno stimolo che offriamo alla nostra città». «I confini geografici, etnici, religiosi – hanno aggiunto Vanni Maggioni e Giovanni Zani – sono convenzioni che attendono di essere superate. Come i confini delle menti, che si superano solo se si abbandona la convinzione di un unico punto di vista, se ci si lascia contaminare dalle altre persone e se da queste nascono relazioni e azioni di cura reciproca».
La città “sconfinata”, che va oltre le proprie barriere, risponde alle trasformazioni e pratica la cura delle relazioni, delle affettività, dei diritti, dell’ambiente. «Un percorso che Brescia percorre da tempo – ha aggiunto l’assessora alle Pari Opportunità, Roberta Morelli -, fortemente convinta e cresciuta nella consapevolezza dei diritti di tutti come obiettivo imprescindibile».
