L’edizione 2023 del premio dedicato a Pawel Adamowicz assegnato alla nostra Associazione

Fotografie di Grzegorz Mehring/gdansk.pl

Cosa è l’Adamowicz Award

il premio è stato istituito dal Comitato europeo delle regioni in collaborazione con la città di Danzica e la Rete internazionale delle città di rifugio (ICORN) in memoria di Pawel Adamowicz, ex sindaco della città polacca. Il riconoscimento viene assegnato annulmente ai leader locali — in politica o nella società civile — che lottano contro l’intolleranza, la radicalizzazione, l’incitamento all’odio e la xenofobia. Riconosce il lavoro di tutti i rappresentanti eletti, funzionari, organizzazioni e cittadini comuni che, nonostante i rischi, cercano di far funzionare la democrazia a livello locale, sostenendo comunità migliori e più aperte.

Nell’ambito della cooperazione interistituzionale per promuovere il Pawel Adamowicz Award, quest’anno per la prima volta anche i deputati del Parlamento europeo hanno avuto la possibilità di nominare i candidati per il premio.   

Mons, 19 marzo 2024. Cerimonia di presentazione e assegnazione

© European Union / Fred Guerdin

In occasione del decimo vertice europeo delle regioni e delle città in programma a Mons, è avvenuta la cerimonia di assegnazione del premio alla nostra Associazione, introdotta dagli interventi sul palco di Vasco Ilìdo Alves Cordeiro, presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea responsabile per coordinare le politiche sui valori e la trasparenza, Alexsandra Dulkiewicz, Sindaca di Danzica, Chair del Ukrainian Working Group, Magdalena Adamowicz, membro del Parlamento europeo e Patrick Molinoz, vice-presidente del consiglio regionale Bourgogne-Comté e Chair della Commissione CIVEX del Comitato Europeo delle Regioni.

Discorso di ringraziamento
Maddalena Alberti
Direttrice Ass. ADL a Zavidovici

Rappresento oggi con profonda riconoscenza e senso di responsabilità l’Associazione ADL a Zavidovici. A suo nome intendo ringraziarvi: è per noi un grande onore ricevere il Pawel Adamowicz Award.

Questo riconoscimento ci impone di dare continuità all’eredità di Pawel Adamowicz – un’eredità che riassume i valori dei diritti umani e della democrazia. Dall’eguaglianza alla libertà; dal rispetto e dalla tolleranza all’aiuto reciproco e soprattutto alla solidarietà. Questi valori non devono e non dovrebbero fungere solo come figure retoriche nelle questioni politiche quotidiane, ma devono essere valorizzati attraverso azioni e politiche concrete.

Viviamo in tempi di incertezza in cui i nostri valori fondamentali vengono messi in discussione. La posta in gioco è alta e le decisioni ulteriormente improcrastinabili. 

Viviamo in una fase di “policrisi”. Un quarto della popolazione umana è coinvolto in 55 guerre e conflitti nel mondo, inclusa l’Europa con l’Ucraina, in Palestina e in altri scenari. Cresce la sfiducia nelle democrazie mentre una nuova ondata di politiche isolazioniste aleggia sull’Europa. Sembra una situazione disperata, ma dobbiamo trovare il coraggio, ispirandoci a quello espresso in passato da chi ha già affrontato grandi avversità. Lo stesso coraggio che donne e uomini hanno trovato proprio a Danzica, negli anni ’80, quando insorsero per i propri diritti e le proprie libertà.

Nel 1993, lo Standing Conference of Local and Regional Autorithies of Europe adottò la risoluzione 251 che supportò la creazione della Embassy of Local Democracy (Ambasciata della Democrazia Locale). Tre anni dopo, nel 1996, la Local Democracy Embassy (LDA) fu istituita nella città di Zavidoviçi in Bosnia e fin dalla sua nascita l’ADL a Zavidovici è stata membro di ALDA (European Association for Local Democracy) che ha svolto un’attività di promozione della democrazia locale in Europa. Noi siamo profondamente grati per il loro costante impegno.

Da più di vent’anni ADL a Zavidovici si trova in prima linea nel sostegno a richiedenti asilo e rifugiati, con un’attività di cooperazione a livello locale, nazionale e internazionale per rispondere alle molteplici emergenze, come quella recente legata ai rifugiati in arrivo dall’Ucraina. Alla luce di quanto sta accadendo a Gaza, siamo preparati ad estendere il nostro supporto e la nostra ospitalità a chiunque sia costretto a fuggire in cerca di rifugio e sicurezza.

A livello locale, assieme al Comune di Roncadelle e di altre municipalità, stiamo attualmente coprogettando e coordinando servizi e reti legati alla tematica dell’antidiscriminazione. Dal 2022 abbiamo istituito un centro per vittime di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale ed identità di genere.

E se a livello internazionale continuiamo le attività di promozione della democrazia locale nella città di Zavidovići, al contempo stiamo cercando di espandere la nostra partnership attraverso progetti innovativi come EPIC, in cui il Comune di Danzica si è rivelato uno dei partner più funzionali. Assieme al Comune di Danzica condividiamo anche la partnership all’interno di ALDA supportando la LDA Mariupol ed i suoi cittadini in questi tempi difficili.

Ma, ancora una volta, viviamo afflitti dalla minaccia della guerra in Europa.

Una minaccia che si infiltra nelle politiche nazionali che danno priorità ai muri, alle barriere e alla messa in sicurezza delle frontiere. Stiamo costruendo una “Fortezza Europa” invece che un Europa aperta, la cui identità si trova nell’universalità dei diritti umani e nella creatività della democrazia. 

È preoccupante leggere, ad esempio, le ultime notizie condivise da numerose organizzazioni di difesa dei diritti umani in relazione all’approvazione dell’’EU Artificial Intelligence Act. Questa parte di legislazione non estende le proibizioni ai sistemi di intelligenza artificiale al contesto migratorio. Questa esclusione permette l’utilizzo di tecnologia AI alle frontiere, dove – allo scopo di rafforzare i confini europei – si ignorano i falsi positivi attivati da questa tecnologia quando applicata a sistemi lie detector. Queste nuove metodologie di controllo rappresentano un ulteriore pericolo per il futuro.

Non dovremmo dimenticare il passato. Come dice il proverbio: “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. Quando la tragedia si materializza è sempre troppo tardi. Dobbiamo farci trovare pronti ed essere un passo avanti, resistendo alle politiche dei muri, del controllo e delle espulsioni.

In questi tempi non basta essere coraggiosi, ma resilienti e perseveranti. I risultati non giungono immediatamente, ma il cambiamento è il risultato di un impegno costante e a lungo termine. Cambiamenti strutturali richiedono sforzi strutturali, lenti nella loro attuazione ma durevoli nel tempo. Come la storia ci insegna, il coraggio è una virtù caratterizzata dalla “perseveranza nell’ambito dell’impossibilità”.

Facciamo in modo che l’impossibile diventi possibile.


Discorso di ringraziamento
Agostino Zanotti
Ex presidente e direttore, tra i fondatori dell’Ass. ADL a Zavidovici

Vi ringrazio per questo importante riconoscimento che ci rende onorati nel riceverlo.

L’Associazione ADL viene costituita nel 1996 come esito di un impegno di volontariato iniziato nel 1992 a sostegno delle vittime del conflitto nella ex Jugoslavia.

Nel 1992 ero a Sarajevo insieme ad altre 500 persone per chiedere la fine della guerra e portare la voce dei cittadini e delle cittadine europee agli abitanti sotto assedio. Abbiamo abbracciato donne e uomini, abbiamo pianto con loro e abbiamo dato senso a quella fratellanza umana fondamento della casa comune d’ Europa.

Il conflitto non ha risparmiato i tre volontari uccisi nell’eccidio del 29 maggio del 1993 Giudo Puletti, Fabio Moreni e Sergio Lana. Ero con loro mentre aprivano il fuoco, un eccidio che avrebbe fermato il primo corridoio umanitario dentro quell’atroce conflitto. Anche a loro dedico questo riconoscimento.

Da allora abbiamo continuato a soccorre le vittime dei conflitti nei vari luoghi dai quali scappano le persone per cercare salvezza. Abbiamo continuato a realizzare progetti di cooperazione decentrata sempre nella convinzione che spetta a ciascuno di noi fare la propria parte.

La capacità dell’ADL di durare nel tempo è frutto dell’importante connubio tra società civile e enti locali finalizzato alla costruzione di percorsi concreti di solidarietà, difesa dei diritti umani, impegno civile per un mondo migliore. A dare forma e rilevanza al nostro impegno sono anche volontari, operatrici ed operatori che hanno compreso e condiviso la base valoriale che è fondamento dell’ADL.

Il rispetto della dignità umana, la condivisione delle singole aspirazioni, l’importanza di dare a ciascun individuo uguaglianza sociale ed economica, sono le tracce di un percorso che continua nel tempo con nuove energie e continue fatiche.

Non smetteremo mai di essere al fianco delle vittime dei vari conflitti o delle varie ingiustizie.

Dove la vita umana perde valore e sacralità, dove la democrazia, la libertà e l’uguaglianza soccombono alle logiche del profitto, della sopraffazione dell’uomo sulla donna, dell’uomo sulla natura, noi ci saremo per denunciare, tutelare, lottare per restare umani.

Insieme chiediamo CESSATE IL FUOCO in ogni luogo di guerra.


Danzica 13 gennaio 2024. Cerimonia di proclamazione

Come indicato dalla pagina dedicata sul sito del Comitato Europeo delle Regioni, ADL a Zavidovici è stata proclamata come vincitrice dell’edizione 2023 per “la sua assistenza a migliaia di rifugiati e in ragione del suo contributo alla promozione della democrazia locale, la non discriminazione, il discorso non-violento e l’integrazione. L’associazione, che nacque durante la guerra in Bosnia Erzegovina, è un esempio di come la determinazione alla difesa dei diritti umani debba coinvolgere la società civile, le autorità locali e internazionali e tutti i cittadini. Fu fondata per onorare l’eredità di tre pacifisti bresciani sequestrati e uccisi nel 1993 mentre portavano aiuti umanitari alla cittadina di Zavidovići. Attraverso gli sforzi per promuovere l’accoglienza e l’inclusione de “L’altro”, chiunque esso sia e indipendentemente da dove venga, ADL investe nello sviluppo di comunità resilienti, accoglienti e inclusive.”

La cerimonia di assegnazione del premio, ideato per promuovere l’eredità del sindaco Pawel Adamowicz, è avvenuta nella cornice dell’European Solidarity Center di Danzica sabato 17 gennaio. La consegna del premio e la sua presentazione è invece in programma al decimo vertice europeo delle regioni e delle città a Mons, il 19 marzo 2024.

Danzica, 19 gennaio 2024. Sul palco durante la premiazione: Magdalena Adamowicz, la sindaca di Danzica Aleksandra Dulkiewicz, Patrick Molinoz (vicepresidente della regione Borgogna-Franca Contea, che ha rappresentato il Comitato europeo delle regioni al gala di Danzica) e Maddalena Alberti (direttrice ADL a Zavidovici).

Menzione speciale

La giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale a Alla Myronova, sindaca del comune di Inhulka nella regione di Mykolaiv in Ucraina, che ha realizzato numerosi progetti in 20 anni, combattendo attivamente per la sua comunità durante l’occupazione russa. Durante l’invasione su vasta scala, Myronova ha mostrato resilienza e coraggio e ha sostenuto la sua municipalità contro gli invasori russi, proteggendo sia le strutture municipali che i residenti, e fornendo aiuti umanitari, incluso il cibo, ai residenti del comune di Inhulka. Nonostante i ripetuti interrogatori delle forze di occupazione che cercavano di ottenere informazioni sui difensori ucraini, Myronova rimase in costante contatto con l’esercito ucraino, fornendo informazioni critiche e tempestive sul movimento e sulle attività delle truppe nemiche.

Gli altri candidati selezionati erano (in ordine alfabetico):

Nathalie Appéré, sindaca di Rennes (Francia). Le conquiste della sindaca nel promuovere l’integrazione, l’inclusività e i valori umanistici si estendono oltre la sua leadership locale, esemplificata dal suo riconoscimento come secondo sindaca al mondo dalla City Mayors Foundation nel 2018.

Anna Dąbrowska, presidente dell’Associazione Homo Faber (Stowarzyszenie Homo Faber), è un’attivista dedicata all’integrazione dei rifugiati, guida l’Associazione Homo Faber e ha avviato il centro comunitario “Baobab” a Lublino (Polonia), creando uno spazio vitale in cui nuovi e vecchi residenti possono incontrarsi.

Federación Nacional de Asociaciones de Mujeres Gitanas Kamira, una federazione nazionale delle associazioni femminili rom in Spagna, è stata fondata nel 1999 e comprende 23 associazioni in otto comunità autonome. L’organizzazione si concentra sulla promozione della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza della comunità rom.

Dichiarazioni

Il Presidente del Comitato europeo delle regioni, Vasco Alves Cordeiro, ha dichiarato: “Oggi onoriamo la memoria di Pawel Adamowicz assegnando il premio in sua memoria all’Associazione per l’Ambasciata della Democrazia Locale a Zavidovici con il Premio Adamowicz 2024. Fondata più di 25 anni fa, questa realtà dimostra una costante dedizione ai diritti umani, collaborando con i comuni per non lasciare indietro nessuno. L’associazione è stata attiva nell’offrire aiuti a richiedenti asilo e rifugiati e nel fornire loro soluzioni. Vogliamo anche dare un riconoscimento speciale ad Alla Myronova, sindaca di Inhulka in Ucraina, in omaggio al suo coraggio incrollabile e come simbolo di profonda solidarietà per tutti i sindaci ucraini attualmente nei territori occupati. Le loro azioni e il loro coraggio incarnano lo spirito del sindaco Adamowicz e sono un esempio per tutti noi.”


La sindaca di Danzica, Aleksandra Dulkiewicz, ha dichiarato: “La città di Danzica è dove è iniziata la tragedia della seconda guerra mondiale, ma è anche il luogo in cui è iniziata la rivoluzione pacifica di Solidarnosc. Questi erano ideali in cui il presidente Pawel Adamowicz credeva fortemente. Non solo ha creduto in loro, ma li ha messi in pratica con le sue azioni quotidiane. Vogliamo che questo ideale di promozione della solidarietà da parte di persone, associazioni, iniziative, organizzazioni, l’impegno ad aiutarsi a vicenda e a sostenere i valori democratici, continui ad essere essenziale e condiviso in tutta Europa.”


Il presidente della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni del CdR (CIVEX), Patrick Molinoz, ha dichiarato: “In questo quinto anniversario dell’assassinio di Pawel Adamowicz, ex sindaco di Danzica e membro del CdR, il Comitato europeo delle regioni ribadisce il suo pieno impegno a continuare a sostenere il premio mantenendo vivo il suo patrimonio di coraggio ed eccellenza nella promozione della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza.”L’eurodeputata Magdalena Adamowicz ha dichiarato: “È molto sconcertante che dobbiamo riconoscere specialmente le persone, gli individui, le istituzioni, per voler essere buoni, per aiutare gli altri, per difendere i più deboli tra noi. Ecco perché sono molto felice che questa iniziativa sia nata, e che per la terza volta possiamo riconoscere specificamente queste persone, perché è molto difficile per loro, incoraggiare gli altri, mostrare qualcosa che dovrebbe essere ovvio come esempio, come riconoscimento, che è una cosa molto semplice, molto basilare, umana: Essere buoni, rispettare l’un l’altro, condividere ciò che abbiamo, non ciò di cui siamo a corto, allungare una mano, semplicemente dare un pò di tempo e, soprattutto, sorridere alle altre persone. (…) Soprattutto oggi, nel quinto anniversario di quanto accaduto, ricordiamo che solo con il bene, con le parole buone, con rispetto, possiamo cambiare la realtà.”Il presidente della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni del CdR (CIVEX), Patrick Molinoz, ha dichiarato: “In questo quinto anniversario dell’assassinio di Pawel Adamowicz, ex sindaco di Danzica e membro del CdR, il Comitato europeo delle regioni ribadisce il suo pieno impegno a continuare a sostenere il premio mantenendo vivo il suo patrimonio di coraggio ed eccellenza nella promozione della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza.”


L’eurodeputata Magdalena Adamowicz ha dichiarato: “È molto sconcertante che dobbiamo riconoscere specialmente le persone, gli individui, le istituzioni, per voler essere buoni, per aiutare gli altri, per difendere i più deboli tra noi. Ecco perché sono molto felice che questa iniziativa sia nata, e che per la terza volta possiamo riconoscere specificamente queste persone, perché è molto difficile per loro, incoraggiare gli altri, mostrare qualcosa che dovrebbe essere ovvio come esempio, come riconoscimento, che è una cosa molto semplice, molto basilare, umana: Essere buoni, rispettare l’un l’altro, condividere ciò che abbiamo, non ciò di cui siamo a corto, allungare una mano, semplicemente dare un pò di tempo e, soprattutto, sorridere alle altre persone. (…) Soprattutto oggi, nel quinto anniversario di quanto accaduto, ricordiamo che solo con il bene, con le parole buone, con rispetto, possiamo cambiare la realtà.”

Danzica. Deposizione di fiori sulla targa commemorativa e marcia verso la Basilica di Santa Maria

Maggiori informazioni

Pawel Adamowicz è stato accoltellato il 13 gennaio 2019 mentre parlava ad un evento di beneficenza. Il suo omicidio è stato preceduto da un aumento dell’incitamento all’odio diretto contro di lui. Le sue ultime parole, pronunciate poco prima di essere attaccato, furono: “Danzica è generosa, Danzica condivide il suo bene, Danzica vuole essere una città solidale. Questo è un momento meraviglioso per condividere il bene. Sei amato. Danzica è la città più meravigliosa del mondo.” 

Adamowicz si è impegnato a promuovere i valori fondamentali dell’UE ed è stato un membro attivo del Comitato europeo delle regioni.

Gli ex vincitori sono la sindaca di Colonia (Germania), Henriette Reker, e il sindaco di Michłowo (Polonia), Marek Nazarko, mentre un riconoscimento speciale è stato assegnato per la prima volta nel gennaio 2023, al sindaco di Hola Prystan in Ucraina, Oleksandr Babich, che è stato rapito e rimane imprigionato dagli occupanti russi.

Il Comitato europeo delle regioni (CdR), in quanto assemblea politica dei rappresentanti locali e regionali dell’UE e su iniziativa della delegazione polacca presso il CdR, ha adottato all’unanimità una risoluzione il 7 febbraio 2019 che condanna l’incitamento all’odio e le minacce di ogni tipo nei confronti dei leader politici. 

Il CdR, nella sessione plenaria del 30 novembre 2022, ha adottato raccomandazioni a sostegno delle proposte della Commissione europea di aggiungere l’incitamento all’odio e i reati generati dall’odio all’elenco dei reati riconosciuti nella politica dell’UE attraverso il parere sul tema Estendere l’elenco dei reati dell’UE all’incitamento all’odio e ai reatigenerati dall’odio elaborato da Aleksandra Dulkiewicz, succeduta a Pawel Adamowicz nel ruolo di sindaca di Danzica

La commemorazione del quinto anniversario dell’assassinio del sindaco Pawel Adamowicz è iniziata venerdì 12 gennaio e durerà fino a domenica 14 gennaio. Per la prima volta, è in programma  una commemorazione a livello statale in onore del sindaco Adamowicz, alle 19:00 del 13 gennaio, con la partecipazione del primo ministro Donald Tusk.

Il premio sarà assegnato formalmente durante il 10º vertice europeo delle regioni e delle città che si terrà il 19 marzo a Mons, in Belgio. 

Fotografie di Grzegorz Mehring/gdansk.pl